Il Canone Unico Patrimoniale Mercatale, Questo sconosciuto. I Comuni richiedono somme non dovute.

Il Canone Unico Patrimoniale (CUP), introdotto dalla legge 167 del 2019, la legge di bilancio per il triennio 2020-2022, ha sostituito la vecchia norma che regolamentava la tassa per il suolo pubblico in genere, la tassa per la pubblicità e per il suolo pubblico nei mercati.

Soffermerò la mia attenzione su quest’ultimo e su quello che sta accadendo in tutta Italia, ed in Sicilia in particolare.

La burocrazia che non funziona. L’interpretazione di questa legge è l’emblema di come funziona, gran parte della Burocrazia in Italia incapace perfino di interpretare le norme più semplici e di adottare provvedimenti in cui dimostrano la loro avversità nei confronti dei cittadini in genere e delle imprese in particolare e diventano ancora più accanite se si tratta degli operatori del commercio su aree pubbliche i cosiddetti ambulanti e ne caso specifico i mercatari.

Sull’argomento abbiamo pubblicato un post sulla nostra pagina facebook con il quale ci siamo impegnati a dare le informazioni in tempo reale ed a fornire tutti i possibili aggiornamenti.

Riteniamo che questa pagina possa consentire a tutti di verificare i vari aggiornamenti ed inoltre di seguito cercheremo di spiegare come funziona la legge e come si fa il calcolo.

In questa sede parleremo solo di Canone mercatale.

La legge prevede che il CUP sia entrato in vigore a partire dal gennaio 2021, per le note vicende legate alla pandemia da Covid-19 gli ambulanti sono stati esonerati dal pagamento sino al 31 marzo 2022. Da allora, correttamente, i comuni hanno cominciato a richiedere il pagamento del Canone ma, con grande sorpresa abbiamo riscontrato che le richieste superavano, quasi sempre, di gran lunga quanto effettivamente dovuto.

I Comuni hanno l’obbligo di fare il regolamento che disciplina tale materia. Nella maggior parte dei casi è stato adottato un regolamento che pare sia stato redatto da una delle associazioni dei dirigenti dei Comuni e poi copiato e fatto approvare ai Consigli Comunali. 

Questo regolamento redatto a livello nazionale disciplina alcuni punti che in Sicilia sono normate da leggi diverse per cui inesatti.

Il calcolo errato dipende da una errata interpretazione del comma 843 che disciplina le modalità di calcolo giornaliero del CUP. Non vogliamo essere noi a dare la corretta interpretazione della norma, ma rimandiamo alla RISOLUZIONE-n.-6-del-2021-Applicazione-comma-843-Art.-1  del Ministero Economia e Finanza.

In altri Comuni hanno applicato dei coefficienti moltiplicatori non previsti ed anche qui è intervenuto il il MEF con la /Risoluzione-n.-1-del-2022-Canone-unico-Occupazioni-su-aree-di-mercato a chiarire la vicenda.

A questo punto si potrebbe pensare che sia tutto risolto, in realtà non è così, nonostante le segnalazioni i Comuni, con le risposte più fantasiose possibili non accettano di modificare le richieste.

Come associazione ci siamo sostituiti ai vari uffici nel fare i conteggi ed abbiamo dato indicazione ai nostri iscritti di pagare quanto effettivamente dovuto.

In un Paese normale tutto ciò è pazzesco, ma noi siamo in Italia e si sa che noi siamo un paese straordinario, peccato che la burocrazia lo sia un po’ meno.

Nella seconda pagina RISOLUZIONE-n.-6-del-2021-Applicazione-comma-843-Art.-1

Se non riuscite a fare i caolicontattateci,

Questa è la tabella con le tariffe giornaliere Standard

comune tariffa standard art. 842  Calcolo medio quota per mq per tutto  il 2022 
oltre 500.000 abitanti                                 2,00 € 14,00 € 
da 100.001                                 1,30 € 9,10 € 
da 30.001                                 1,20 € 8,40 €
da 10.001                                 0,70 € 4,90 €
meno do 10.000                                 0,60 € 4,20 €

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