La ZTL è un capitolo chiuso

Da mesi, cozzando contro il muro di gomma eretto dall’Assessore Catania, abbiamo chiesto al Sindaco di incontrarci. Il Sindaco ha preferito affidarsi al TAR. Il Tar si è pronunciato e quindi argomento chiuso come sarebbe stato chiuso in caso di pronunciamento diverso.

Confimprese ha tutto l’interesse ad aprire un dialogo con l’amministrazione per parlare di sviluppo. Ci si preoccupa perché Bar, ultimo caso Alba, e marchi storici, ultima vittima Stefanel di via Ruggero Settimo, chiudono e non si investiga sulle cause della grave crisi locale e su quale possibili correttivi apportare.

La ZTL, poiché i dati confermano che non è una emergenza sanitaria, non è una priorità, la priorità è lo sviluppo e su questo vogliamo aprire un confronto.

I presunti successi della pedonalizzazione di via Maqueda, nel tratto pedonalizzato continuano ad esserci 25 negozi chiusi e, a fronte di attività storiche ed importanti che chiudono, come la “Libreria Dante” , “Pustorino” e “foot looker”, aprono esercizi di somministrazione più o meno qualificati, non bastano a bilanciare la grave crisi di via Roma dove i negozi chiusi sono più di quelli aperti, di Via Bandiera o dell’ex fieravecchia.

Per noi la priorità da mettere al centro del dibattito cittadino è questa.

Confimprese Palermo ad oggi fa parte del cartello delle 27 associazioni, per noi la ZTL rappresentava un ulteriore elemento di criticità, se le altre associazioni intendono riaprire un dibattito su una questione chiusa come la ZTL noi usciremo dal cartello.

Confimprese auspica la stesura di un patto sociale per Palermo che affronti i temi dello sviluppo. Il tema della mobilità deve essere guardato dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, non del provvedimento in se stesso, ma delle ripercussioni che lo stesso ha sulle categorie produttive

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